giovedì 25 novembre 2010

Egregio Assessore, Gentile Sindaco

È davvero stupefacente il candore con il quale vi rivolgete a noi genitori nella lettera datata 25 ottobre, arrivata proprio in questi giorni.

Credete evidentemente che non abbiamo né la capacità di vedere con i nostri occhi cosa accade nelle scuole dove accompagniamo quotidianamente i figli né la capacità di ascoltare dai loro racconti cosa accade durante le ore di scuola.

Le prossime elezioni si avvicinano e questo evento, più che l'esigenza di aprire un vero dialogo con le famiglie, vi ha probabilmente mosso a contattarci tutti con una lettera inviata a nostre spese. Per il ruolo che rivestite, sapete meglio di noi che è interesse di chiunque abbia qualche responsabilità gestionale a qualunque livello e in qualunque ambito (scuola inclusa), far vedere che le cose funzionano al meglio. Possiamo forse fingere di accettarlo in molti altri contesti della nostra vita di cittadini, ma non per i nostri figli dato che nulla ci e' piu' prezioso.

Perciò, prima di scriverci la prossima lettera, andate per favore nelle scuole di persona. Andateci all'improvviso, di sorpresa. Non in quelle tirate a lustro per voi nel giorno giusto, quelle che vi aspettano con il volantino colorato in bacheca con su scritto il vostro nome. Andate in quelle in cui andiamo noi ogni mattina. Sarà interessante, allora sì, leggere la lettera che eventualmente ci invierete. Perchè ci parlerà delle scuole di Milano, non di quelle che vi hanno raccontato o che avreste voluto offrirci ma senza risultato.


Eccovi punto per punto le nostre repliche a ciascuna delle vostre osservazioni


1. EDUCAZIONE COME OBIETTIVO CHE VI STA MAGGIORMENTE A CUORE
"L'educazione delle nuove generazioni è uno degli obiettivi che ci sta maggiormente a cuore; e' per questa ragione che, nonostante il periodo di scarse disponibilità finanziarie dovute alla crisi economica, il Comune di Milano ha voluto dare priorità alla fondamentale esigenza delle famiglie riguardo la formazione e l'istruzione dei propri figli."


È vero, crediamo importante la formazione e l'istruzione dei nostri figli e lo dimostriamo con il nostro impegno, la nostra partecipazione e i continui contributi economici e materiali alla vita scolastica. Anche le nostre proteste nascono esclusivamente dall'amore per i nostri figli e dalla voglia di salvaguardare e preservare una istituzione fondamentale come la scuola pubblica.

A riprova del fatto che la corrente amministrazione del Comune di Milano non ha l'educazione delle nuove generazioni al centro dei propri pensieri non siamo solo noi genitori, ma anche le cifre delle relazioni programmatiche di bilancio pubblicamente disponibili sul vostro sito internet. Mentre gli investimenti complessivi del Comune sono aumentati di anno in anno nell'ultimo triennio, le spese per le scuole della prima infanzia (nidi) sono persino diminuite, nonostante si siano potuti accogliere (a detta dell'Assessore) 399 bambini in più. C'erano così tanti sprechi da consentire razionalizzazioni miracolose? Oppure si investe a parole?

2. BUONO LIBRI
"Al rientro in classe avete trovato il Buono Libri, grazie al quale - da tre anni a questa parte - è possibile provvedere alla dotazìone libraria. Sono circa 83.300 gli alunni che lo hanno ricevuto (56.200 delle scuole primarie e 27.000 delle scuole secondarie di primo grado)."


Il Comune ha investito 4 milioni e 800 mila euro per i soli buoni libro distribuiti, indipendentemente dal reddito della famiglia, a tutti i ragazzi delle secondarie di primo grado. Per l’assistenza educativa si è investito molto meno: 3 milioni e 700 mila euro. Che senso ha? Viene giustamente richiesto l’ISEE per il punteggio in graduatoria nelle iscrizioni a nidi e scuole materne, per i campus estivi, per le rette del nido e per la refezione scolastica. Per il buono libri non serve. Anche le famiglie meno abbienti pagano i libri ai ragazzi più fortunati, mentre la metà di quelli che necessitano di assistenza educativa non ricevono alcun supporto. Quali sono le vostre priorità?

A proposito di ISEE, non sarebbe il caso di rivederne la suddivisione in fasce contribuitive? Le famiglie il cui ISEE superi i 27,000 euro (siano i genitori impiegato e segretaria oppure imprenditore e giornalista) pagano tutti la stessa retta.

3. DIRITTO ALLO STUDIO
"Oltre al Buono Libri, sono tanti gli interventi per il Diritto alle Studio che il Comunedi Milano promuove, per facilitare accesso la frequenza di tutti i ragazzi a tutti i gradi del sistema sco1astco e formativo, attraverso aziono che favoriscano la piena realizzazione della persona, cosi' come garantito dalla nostra Costituzione."


La Legge Regionale 31/1980 stabilisce i campi di intervento del Comune sul tema del Diritto allo studio. Potreste citare esempi puntuali anziché proteggervi sotto l'ombrello dell'aver promosso "tanti interventi"? Le iniziative citate in merito alla disabilità, per esempio, sono atti dovuti per legge e non opere di una vostra presunta buona amministrazione.

4. TRASPORTO PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
"Per l'anno scolastico 2010/2011 garantiamo servizi come il servizio di trasporto
personalizzato per 300 alunni diversamente abili da casa a scuola e viceversa,
oltre all'accompagnamento alla terapia e il trasporto scolastico per circa 1600
alunni milanesi."

Il D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 e poi l'art. 327 del d.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 hanno spostato le varie funzioni amministrative statali in materia di assistenza scolastica (tra cui il trasporto) agli enti locali. Il trasporto per gli alunni diversamente abili non è altro che uno dei vostri compiti. Ci domandiamo peraltro se effettivamente si attenga in tutto e per tutto alle disposizioni delle leggi regionali, ovvero se tutti gli aventi diritto possono realmente usufruire del servizio.
Pertanto garantire il trasporto a bambini diversamente abili è un vostro dovere, non una concessione o un extra di cui vi si debba ringraziare. Si tratta di un dovere peraltro non recente, che risale almeno al 1977 (migliorato con la legge quadro sull'handicap, 104/1992), che vi impone di preparare tutte le condizioni per l’integrazione degli alunni con handicap nella scuola pubblica.

E questo dovrebbe accadere per tutti i 12.000 bambini disabili nelle scuole milanesi, non solo per 1550. Inoltre, dovrebbe valere anche per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA), ma questa è ancora un’altra storia.

5. SOSTEGNO PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
"Sono 1550 gli alunni disabili che possono frequentare la scuola con la garanzia
di essere assistiti da personale educativo scelto direttamente dalle scuole
e retribuito dall'amministrazione comunale."

La situazione del sostegno ai bambini diversamente abili è talmente tragica che i genitori stanno smettendo di credere che la scuola possa contribuire fattivamente alla integrazione e alla formazione dei loro figli. Per l’anno scolastico 2010/2011 molti bambini che necessitano di sostegno si arrangiano, qualche mamma deve stare a scuola per pulirli se non sono in grado di fare da soli i loro bisogni. E' proprio di quest'autunno 2010 la notizia che i fondi per gli educatori di sostegno sono stati tagliati. Nelle scuole dell’infanzia e nei nidi il numero degli educatori di sostegno è dimezzato, ma il numero di bambini aventi diritto è aumentato. Non è questa una promessa lasciata a metà?

Nelle scuole primarie la situazione non è migliore: ci sono scuole in cui l’anno si è aperto con ritardi nell’assegnazione dei fondi per gli incarichi ad educatori comunali impegnati nell’assistenza alla persona dei bambini diversamente abili. Solo un terzo dei fondi richiesti è stato assegnato, con le conseguenze che non faticherete a immaginare.

6. RISTORAZIONE
"Eroghiamo circa 81.000 pasti ai giorno nelle mense scolastiche: un servizio che sta migliorando nel corso degli anni, dal punto di vista della qualità. Sono aumentate le famiglie che rientrano nella fascia della gratuità (circa 7000) e il contributo che le famiglie versano per il servizio della refezione non e' calcolato in base al costo di un singolo pasto, ma costituisce un contributo forfetario che copre parzialmente il servizio erogato."

Dunque li erogate voi, non Milano Ristorazione. Quindi è con voi che dobbiamo lamentarci del mancato rispetto del contratto di servizio per cui molti genitori hanno firmato una diffida, della mancanza del biologico, della scarsa qualità di alcuni prodotti, del pelo nella lasagna, eccetera.

In alternativa, cosa ne direste di cominciare ad operare quel serio controllo che dovreste su Milano Ristorazione per il mancato rispetto del contratto? O preferite investire le vostre energie nel pensare come limitare il numero di commissari delle commissioni mensa e a come far uscire dal cilindro magico 18 genitori che rappresentino tutta le commissioni mensa della città?

A fronte dell’aumento delle gratuità avete omesso di aver aumentato le rette della refezione per tutti gli altri e che chi guadagna “normale” paga come chi guadagna “molto-moltissimo”. Vi siete dimenticate di dire che, nonostante gli introiti nelle casse del Comune siano cresciuti, pagate Milano Ristorazione €4,23 a pasto esattamente come nel 2001. Come hanno potuto aumentare la qualita'? Ci state dicendo che hanno sprecato i nostri soldi per dieci anni?

7. AIUTO ECONOMICO DEL COMUNE ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
"Le istituzioni scolastiche, inoltre, ricevono dal Comune di Milano un aiuto economico per il buon funzionanento dei servizi: un contributo per le spese d'ufficio e per il personale scolastico che svolge attivita' di supporto e collaborazione."

Probabilmente c'è un problema di comunicazione serio con le segreterie perché noi genitori continuiamo a portare carta igienica, sapone, carta, cartucce per stampanti, a fare fotocopie, ad imbiancare le aule, a mettere a posto i giardini... Forse le istituzioni scolastiche non sanno di avere più fondi a disposizione. Del nostro contributo invece voi siete informate e ci risulta lo gradiate, dato che ci e' stato concesso da quest'anno di poter svolgere alcuni lavori di manutenzione anche nelle scuole dell’infanzia e non piu' solo alle primarie e secondarie di 1° grado.

Non vedevamo l’ora di dare anche lì il nostro contributo che ci avevate negato negli anni scorsi.

Ci piacerebbe sapere anche l'ammontare dei vostri contributi economici per il buon funzionamento dei servizi. Evidentemente si tratta di numeri piccoli se le scuole primarie e secondarie di primo grado, che non lo facevano fino ad un paio di anni fa, ora chiedono "contributi volontari di funzionamento" per pagare le fotocopie, la manutenzione dei computer, interventi straordinari di pulizie, ecc.

Sarebbe importante per noi capire cosa intendiate esattamente voi con “buon funzionamento dei servizi”. Il personale ausiliario delle scuole dell’infanzia, per esempio, ha finora svolto un ottimo lavoro. Verrà a breve sostituito integralmente da dipendenti di cooperative che non svolgeranno più il ruolo di "custodi" dell'edificio per l'intera giornata ma si limiteranno ad aprire e chiudere le porte d'ingresso delle strutture. E' questo il buon funzionamento del servizio?

8. BANDO DI UN FONDO ANTICRISI
"E' stato da poco pubblicato il bando di un fondo anticrisi di 5 milioni di euro, attraverso il quale viene riconosciuto alle famiglie che rientrano in una determinata fascia di reddito, un sostegno economico per coprire le spese quotidiane, tra cui anche la retta della mensa."

Meno della meta' dei 5 milioni previsti dall'emendamento del preventivo di bilancio sui dividendi di A2A del fondo anticrisi e' stato assegnato con il primo bando. Sara' necessario un nuovo bando. Probabilmente il bando non e' stato pubblicizzato in maniera sufficiente. O forse non siete abituate ad aiutare soggetti in difficolta'.

9. TEMPI DI LAVORO E TEMPI SCOLASTICI (INGRESSI E USCITE DA SCUOLA)
"Per favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi scolastici e per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, in 135 scuole primarie circa 6000 bambini possono anticipare l'ingresso a scuola di un'ora e/o posticiparne l'uscita di un'ora e mezza, grazie a un servizio che offre varie attivita' educative e ricreative, nonche' il sostegno a bambini particolarmente disagiati."

Parlate dell'esigenza di conciliare i tempi di lavoro con quelli scolastici. E' giusto, si tratta di una necessità. Mai pero' questo bisogno di cittadini lavoratori deve ledere la qualita' del tempo scolastico dei nostri figli. Lo avete detto voi all'inizio della lettera e consoniamo prefettamente: la formazione e l'istruzione dei nostri figli e' una priorita' fondamentale, irrinunciabile, seconda a nulla. Solo un corretto rapporto educatori/bambini e un numero di ore di compresenza significativo puo' garantire attività realmente formative. E' questo che desideriamo per i nostri figli e di cui loro hanno estremo bisogno: tempi di lavoro proporzionati e "pieni" di educazione.

Aumentare l'orario di apertura delle scuole dell'infanzia per tutti senza prevedere un aumento delle risorse umane disponibili non puo' che risolversi in un peggioramento della qualita' del servizio educativo. L'aspetto qualitativo, che sta tanto a cuore a noi genitori, dovrebbe essere ancora più caro a voi che avete avuto la fortuna di ereditare servizi e scuole noti per la loro elevata qualità e che potreste continuare a ben amministrare a vostro vanto e a nostra riconoscenza.

10. ARREDI E CLASSI DEI RAGAZZI SEMPRE PIU' ACCOGLIENTI
"Per il 2011 saranno disponibili 2 milioni di euro che dedicheremo all'acquisto di arredi per i Nidi, le Scuole dell'Infanzia, le Scuole primarie e secondarie di Primo grado. Ci piace ricordare che, dal 2008 a oggi, per 268 plessi scolastici (Scuole dell'infania statali, Scuole primarie e secondarie di primo grado) sono stati gia' investiti oltre 2.800.000 euro per l'acquisto di quanto occorre per rendere le clsassi dei nostri ragazzi sempre piu' accoglienti.
Per i prossimi due anni, poi, sono stati stanziati 30 milioni di euro per importanti opere di manutenzione ordinaria."

Sullo stato degli edifici scolastici parleranno per noi le fotografie che stiamo raccogliendo in giro per la citta' e che presto pubblicheremo. Le crepe nei muri non sono che l'epifenomeno della incuria alla quale sono lasciate le strutture delle quali si risolvono ormai solo i problemi di natura strutturale (tipo il crollo dell'intonaco dal soffitto). Il resto è estetica, come dire nulla, altro che Montessori!

Lieti dei 30 milioni stanziati per i prossimi anni per le importanti opere di manutenzione ordinaria, siamo invece turbati dal fatto che l'unica voce a zero euro nella tabella di investimenti programmati per il 2011 e 2012 nel documento di bilancio (si` si`, proprio zero spaccato, verificatelo a pagina 445) recita: "Primo arredamento e nuova dotazione per le scuole". Volete dirci che dopo la carta igienica, le risme di carta per disegnare e le fotocopie con gli esercizi di geometria, ci saranno genitori cui viene chiesto di portare da casa anche le seggiole?

Ci preme inoltre ricordare che, oltre agli arredi, c’è anche bisogno di personale. Ci sono scuole dell’infanzia dove la stanza sonno è perfettamente arredata con numerosi lettini ma inutilizzata per mancanza di personale che controlli i bambini mentre dormono. Oppure ci sono giardini inagibili perché manca la necessaria manutenzione e pulizia a carico del Comune.